La contraccezione d’emergenza è nata per l’esigenza di prevenire l’interruzione volontaria di gravidanza dopo rapporti non protetti e giudicati a rischio.
In un ciclo mestruale fisiologico della durata di ventotto giorni il periodo sicuramente fecondo per la donna è quello che va dal 12° al 14° giorno dall’inizio del ciclo, periodo in cui avviene l’ovulazione.
Al fine di evitare gravidanze indesiderate bisogna avere la certezza di diversi elementi.
Innanzitutto bisogna essere sicuri della ovulazione.
Ogni donna è in grado di riconoscere i segni dell’avvenuto rilascio dell’ovulo da parte dell’ovaio nell’utero, attraverso le tube.
L’ovulazione avviene ciclicamente o a destra o a sinistra.
L’ovulo viene come aspirato nella tuba attraverso cui scende nella cavità uterina, se prima non è fecondato in questo suo tragitto da uno spermatozoo.
E’ lungo la tuba quindi che avviene una eventuale fecondazione, per cui una volta fecondato l’ovulo scende in utero e si impianta nell’endometrio che è la parete di rivestimento interno della cavità uterina.
Se per qualche motivo si impianta lungo la tuba si ha una gravidanza extrauterina, destinata quasi sempre a interrompersi spontaneamente.
Il rilascio dell’ovulo da parte dell’ovaio si accompagna in genere ad alcuni significativi segni, quali leggeri dolori del basso ventre, gonfiore addominale e tensione mammaria, spotting, cioè piccole perdite ematiche dalla vagina, precedute da perdite di piccole quantità di muco cervicale liquido, fluido e dall’odore caratteristico, aumento della temperatura basale di circa 0,5C°.
a vita media dell’ovulo è di circa 24h, mentre quella dello spermatozoo in utero è di circa cinque giorni.
Questo vuol dire che sei giorni prima e dopo l’ovulazione è bene evitare rapporti non protetti per il rischio di gravidanze indesiderate.
Il problema nasce quindi quando la donna non è in grado di riconoscere il momento della sua ovulazione, per cicli non regolari, per intervenute malattie, per l’esiguità dei segni che accompagnano la sua ovulazione.
A questo va aggiunto che, anche se raramente, si possono avere ovulazioni anticipate.
La percentuale di rischio varia quindi da donna a donna anche a seconda dei vari metodi contraccettivi usati.
Il rischio di gravidanze indesiderate è :
0,02 – 0,8% per la pillola,
1 – 2,5% per la spirale,
7 – 15% per il profilattico,
5 – 14% per il diaframma,
26 – 40% per il metodo Ogino-Knaus,
8 – 15% per la misurazione della temperatura basale,
15 – 30% per l’esame del muco cervicale,
10 – 18% per il coito interrotto.
La scelta e la necessità di una contraccezione di emergenza è condizionata quindi dal rischio, ma soprattutto dalla disinformazione e dalla immaturità delle coppie.
Essa non è, inoltre non deve essere considerata una forma di contraccezione abituale, ma solo un occasionale ed eventuale rimedio alternativo ad una gravidanza indesiderata.
A differenza della classica pillola a base di estro-progestinici è priva di importanti effetti collaterali e deve essere usata nelle ore immediatamente successive ad un rapporto “a rischio”, cioè non protetto.
Quanto prima viene assunta tanto più è efficace ( 95% secondo l’OMS ).
L’assunzione quindi è consigliabile al massimo entro le 72 ore dopo il rapporto a rischio per la prima compressa e da 12 a 24 ore dopo la prima.
Gli effetti collaterali sono dati da nausea, vomito, vertigini, cefalea, vaghi dolori addominali e a volte perdita di sangue, tutti di varia intensità e comunque di breve durata.
Attualmente in commercio esiste in due compresse che contengono un’alta dose ( 750 mcg ) di ormone progestinico, senza estrogeni e quindi con l’assenza di effetti collaterali di questi, per cui non presenta controindicazioni.
Un errore molto diffuso tra le donne è l’uso di creme spermicide e lavande vaginali usate dopo un rapporto per evitare la risalita degli spermatozoi in utero.
Le creme spermicide possono funzionare se applicate prima di un rapporto non protetto e non dopo.
Le lavande vaginali poi non hanno nessuna utilità a tal fine.
L’uso della pillola del giorno dopo è possibile in qualsiasi momento del ciclo mestruale ed è efficace solo per il rapporto incriminato, ma non per quelli successivi.
L’ansia per una gravidanza indesiderata può essere eliminata solo con un test che per essere attendibile va eseguito almeno tra 10 – 15 giorni dopo il rapporto non protetto.
L’unica possibilità di efficacia nei rapporti successivi è valida per quelli avuti nelle 72 ore che precedono la prima somministrazione.
Normalmente le mestruazioni si hanno nei tempi fisiologici del ciclo, in genere un po’ più abbondanti, ma di durata normale, senza sensibili ritardi o anticipi.
Un ritardo superiore ai cinque giorni consiglia in ogni caso un test di gravidanza.
In pratica la pillola del giorno dopo blocca l’ovulazione, se questa è avvenuta, impedendo la fecondazione e comunque impedisce che l’ovulo si impianti nell’utero, nel caso fosse stato già fecondato.
Al contrario non è in grado di interrompere la gravidanza se l’ovulo fecondato ha avuto modo di impiantarsi, da qui la inderogabilità di assunzione entro le 72 ore.