Con la perdita della capacità procreativa la donna entra nella fase di sviluppo più delicato della propria vita, la menopausa, che la porterà alla perdita delle mestruazioni a causa dell’esaurimento degli ovuli, responsabili del ciclo ormonale, poiché secernono durante la loro fase a 12-14 giorni del ciclo massimamente estrogeni e androgeni.
Nella successiva fase luteinica è il progesterone il maggior ormone secreto, causa di diminuzione della libido.
La capacità procreativa si perde progressivamente con l’esaurirsi del numero degli ovociti che con la maturazione ormonale del menarca passano da circa 300.000 a zero.
Senza ovuli non può esserci più fecondazione e neppure il sostegno che essi assicurano con la secrezione degli ormoni, quindi neanche mestruazioni.
Menopausa significa appunto cessazione delle mestruazioni e climaterio tutto il periodo durante il quale la donna subisce le modificazioni fisiche e psicologiche.
I luoghi comuni sui disturbi e gli effetti che la menopausa ha sulla sessualità nella donna sono essenzialmente due e contrastanti tra loro.
Da una parte vi sono donne che la vivono con angoscia, consapevoli che a questo stadio di sviluppo non sono più fertili, incamminate sulla strada del declino, e si sentono inutili, osservate con l’occhio compassionevole come chi non ha più nulla da offrire.
E’ passata la giovinezza e la possibilità di procreare con il ritmo mensile delle mestruazioni è sparita per sempre.
Si convincono che i sentimenti nei loro confronti cambiano di pari passo e l’amore che le sosteneva psicologicamente fa posto ad un affetto fraterno, senza più la passione erotica.
Il quadro di depressione reattiva più o meno latente si porta dietro l’affievolirsi del desiderio fino alla sua scomparsa totale.
Dai disturbi del desiderio si passa all’anorgasmia, fino a certi casi di frigidità.
Ad aggravare il quadro intervengono i disturbi somatici, quali le improvvise ed esagerate classiche vampate di calore, soprattutto al viso, la maggiore irritabilità, l’insonnia, dovuti alla minore secrezione di estrogeni , spesso causa anche della secchezza vaginale, con ripercussione nei rapporti sessuali per la comparsa di un dolore urente, la dispareunia, accompagnato e provocato dai movimenti coitali e per questo motivo si fanno sempre meno frequenti.
D’altra parte vi sono donne che non vedono l’ora di liberarsi di “quell’impiccio mensile” che ha condizionato la loro vita sessuale soprattutto per il timore di gravidanze indesiderate.
Possono finalmente dare sfogo alla loro disponibilità ai rapporti, si sentono più sicure e “libere finalmente di godere”.
Hanno più facilmente l’orgasmo.
Alcune finalmente riescono ad avere quell’orgasmo inseguito tutta la vita.
Accettano i cambiamenti del loro corpo per meglio far fronte alle “vampate”, all’ansia, all’insonnia, alla secchezza vaginale, ricorrendo al bisogno anche all’aiuto farmacologico.
Paradossalmente rinascono a nuova vita, migliorano persino i loro rapporti interpersonali sociali, sono più sicure di se e non di rado mettono in crisi un maschio che nel frattempo inizia a manifestare disturbi sessuali, soprattutto erettili.
La stima e la comprensione reciproca, l’intesa sessuale stessa, risultano fondamentali per l’integrità della coppia.
Le implicazioni che il cambiamento dell’immagine corporea provoca nella donna scaturiscono quindi dalla interazione di cause ormonali e psicologiche e risultano fondamentali il tipo e la qualità di vita che la coppia ha avuto nel condizionare il comportamento sessuale in menopausa.