Ancora oggi è difficile accettare l’idea che gli uomini e le donne anziani abbiano ancora sentimenti, necessità e relazioni sessuali a causa del decadimento fisico generale della tarda età.
Molti medici stessi non sono immuni da questi pregiudizi culturali rispetto agli anziani e hanno fatto poco per risolvere i molti problemi che sorgono intorno all’età geriatria.
L’errore più grande è quello di identificare in generale il sesso a semplice sfogo di istinti fisiologici e non alla logica conseguenza del desiderio di vivere l’affetto, le emozioni e la socialità con le persone care.
Se è importante vivere per un giovane, molto di più lo è per un anziano ( e per ovvii motivi ): il bisogno di continuare a sentirsi oggetto di affetto e attenzioni non va calando con l’età, come può fare la secrezione di certi ormoni.
Non bisogna quindi considerare la sessualità nell’anziano un evento patologico, ma più semplicemente una “ sessualità diversa “, più matura, forse anche migliore, perché la vita sessuale migliora con l’età e l’esperienza.
E’ certo che con l’età si modificano molte delle funzioni organiche e tra queste c’è la funzione sessuale, che ovviamente è diversa dal punto di vista fisiologico nell’uomo e nella donna.
Il momento più evidente di questi cambiamenti anche dal punto di vista psicologico è il periodo della menopausa nella donna e della pseudo-andropausa nell’uomo.
E’ molto importante quindi conoscere i cambiamenti fisiologici relativi alla sfera sessuale dell’età geriatrica anche per evitare eventuali difficoltà sessuali per la sola mancanza di una adeguata informazione o per aspettative poco realistiche ( una riduzione dell’eiaculato oppure una diminuita lubrificazione vaginale non sono segni di minor eccitazione nell’età geriatrica ).
Altro grande errore è quello di identificare l’attività sessuale nell’attività coitale: la necessità di esprimere i propri sentimenti, di abbracciare o di essere abbracciati non scompare con l’età.
Oggi grazie alla medicina quasi la totalità delle donne raggiunge la menopausa e non è vero che il sesso è prerogativa solo dei giovani.
Se è vero che il primo organo sessuale è il cervello allora è giusta la massima di Boissolles-Grafeille, per cui “ il desiderio sessuale dura finché lo si legge nello sguardo del partner “.