Girando per le strade caratteristiche di molte località in Italia e nel mondo non è raro imbattersi in piccoli negozi, banchi di mercato e occasionali che espongono prodotti tipici del luogo, propagandati come afrodisiaci.
Nei vicoli di Amalfi e di molti paesi della Calabria e della Sicilia il peperoncino rosso è messo in bella mostra a mazzi con un cartello che lo assicura come “ viagra naturale “.A Casablanca e Marrakesh in Marocco viene esposto con il the verde per migliorare le funzioni erettive.
In molti paesi del Sud-Est Asiatico è consigliato in polvere da aggiungere a varie pietanze nel cibo, soprattutto molluschi di mare, assicurando così ottime prestazioni sessuali.
L’elenco dei vari alimenti a cui si attribuiscono proprietà afrodisiache è lunghissimo e fa riferimento a svariati cibi tipici di ogni paese della terra.
Il termine è fatto derivare da Afrodite, dea greca dell’Amore, forse dalle “afrodisie”, orge greche organizzate in suo onore.
Quasi tutte le sostanze o gli alimenti decantati come eccitanti in realtà non hanno nessun effetto sulla sessualità, visto che ad oggi mancano prove sicure di ciò da tanti studi scientifici tentati.
Leggende, aneddoti, relazione con l’aspetto macroscopico, utilizzo di simbologia, hanno fatto si che si attribuissero poteri erotici alla radice di mandragora, ostriche, fichi, caviale, carote, banane, cetrioli, asparagi, corni di rinoceronte e cosi via.
E’ vero che alcuni hanno effetti farmacologico accertati, come la cantaridina, una droga estratta dalla macinazione della cantaride o mosca spagnola, che può provocare irritazione delle mucose delle vie urinarie e danni renali.
Anche il tartufo è annoverato tra gli alimenti afrodisiaci per la presenza di androstenolone, ormone che si trova anche nel maiale e che eccita l’estro delle scrofe, per cui queste vengono utilizzate come certi cani per la sua cerca.
Il vino è usato erroneamente come afrodisiaco, avendo per le sue proprietà solo azione disinibente e quindi in alcuni antidepressiva, ma pericoloso per la presenza dell’alcool, che se assunto in grandi dosi e continuamente può addirittura portare un uomo ad un processo di femminilizzazione con aumento di volume delle mammelle, caduta dei peli sulle gambe, danni alla capacità di produrre spermatozoi, diminuzione del desiderio sessuale, disturbi erettili, nevralgie, a causa della azione dell’etanolo che, accumulandosi nelle cellule epatiche, inattiva gli ormoni maschili, trasformandoli in femminili, estrogeni.
Al cioccolato molti vogliono dare un reale effetto afrodisiaco, forse non fosse altro per la dolcezza che produce al palato e quindi alla mente, predisponendo favorevolmente anche al sesso.
Sicuramente ha effetti antidepressivi, di appagamento profondo, soprattutto per le donne, anche se non è stato ancora dimostrato scientificamente quale è la sostanza in esso contenuta che mette in moto la reazione.
Alcune sue sostanze come la feniletilamina e la teobromina sono state studiate ma senza convincenti risultati.
I veri afrodisiaci sono certamente gli ormoni, come il testosterone, l’ FSH follicolostimolante e LH luteostimolante.
Come tali si dimostrano soprattutto negli uomini, che a causa di malattie ne sono carenti.
L’uso di questi è assolutamente ingiustificato e pericoloso per la salute se i loro livelli presenti nel sangue sono nella norma.
Oggi sono in corso sperimentazioni per l’uso di questi ormoni androgeni da utilizzare nei casi di frigidità nella donna e i risultati sembrano confortanti.
Per ora è dimostrato che il loro uso nella donna sicuramente provoca aumento della peluria, la crescita dei baffi e l’abbassamento del tono della voce.
Un uso pericoloso purtroppo diffuso tra gli atleti di sesso maschile sono gli steroidi anabolizzanti, usati per scolpire i muscoli, ma che provocano una notevole riduzione del desiderio sessuale e infertilità.
L’effetto è dovuto ad un bio feed-bak negativo, inibendo la secrezione di ormoni ipofisari come LH e FSH e provocando quindi una minore secrezione di testosterone.
Tra i vegetali forse l’unica sostanza che può arrogarsi l’aggettivo di afrodisiaca è la Yohimbina estratta da un albero africano.
E’ un potente vasodilatatore della zona pelvica e quindi anche dei vasi penieni.
E’ tuttora usata per migliorare disturbi erettili su base vascolare, ma per i suoi effetti può provocare congestioni pericolose per la prostata e significativi episodi di ipotensione.
Tra le sostanze contenute nei cibi importanti per azione indiretta sulla sessualità sono da menzionare con interesse l’arginina e il triptofano, presente in tutti gli alimenti, tranne che nel mais.
Il triptofano avrebbe azioni contrastanti quelle della serotonina, ormone endogeno cerebrale, che inibisce la reazione sessuale.
In laboratorio è stato osservato che cavie sottoposte a dieta a base di solo mais, la polenta, sono andate in preda ad eccitamento con ricerca continua di copulazioni.
L’Arginina, invece, presente in abbondanza nella frutta secca, è un precursore del NO, ossido nitrico, potente vasodilatatore.