Il confine tra la frigidità e l’avversione sessuale è sottilissimo.
Nella prima il desiderio sessuale è del tutto assente, mentre nella seconda è represso.
Molto spesso è l’avversione sessuale che genera la frigidità nella donna, come difesa messa in atto dalla mente per evitare il desiderio sessuale, causa di profondo disagio psicologico.
E’ quindi la presenza o meno del desiderio che differenzia la frigidità dalle altre inibizioni sessuali, per cui è logico definire frigida la donna che è incapace di provare desiderio sessuale sia con la stimolazione erogena diretta o indiretta che spontaneamente.
Il concetto che si è andato evolvendo è partito dalla affermazione di alcuni discepoli di Freud, i quali definivano frigide e nevrotiche quelle donne che rispondevano solo alla stimolazione clitoridea.
Per queste osservazioni ancora oggi molte donne si autodefiniscono frigide, pur ammettendo di provare desiderio sessuale in molte favorevoli situazioni.
E’ sempre la capacità di raggiungere l’orgasmo a condizionare sessualmente queste donne, che possono arrivare a condizionare per questo anche il loro stile di vita e i rapporti interpersonali.
Esse confondono il vaginismo, l’inibizione del desiderio e dell’orgasmo con la frigidità in generale e si convincono in ultima analisi di essere affette da avversione sessuale.
L’inibizione sessuale, quella orgasmica e il vaginismo possono sì avere relazione tra di loro, ma restano distinte per il trattamento, poiché diverse sono le cause che le generano e la risoluzione è quasi sempre condizionata dalla qualità della relazione con il partner, rivelandosi positiva in presenza di un rapporto relazionale soddisfacente.
Ciò diversamente da quanto accade nell’uomo, la cui reazione sessuale è spesso indifferente alla qualità della relazione, potendo avere rapporti sessuali con prostitute o sconosciute senza difficoltà.
Nella maggior parte dei casi la frigidità riconosce cause psicologiche, solo raramente quelle fisiche.
E a proposito di queste ultime, diversamente da quanto succede nell’uomo, nella donna sono veramente rare, come quelle ormonali, che presuppongono alterazioni della secrezione degli ormoni ipofisari.
Tali alterazioni possono portare a cali significativi del testosterone nel sangue con conseguente scomparsa del desiderio sessuale.
Altre malattie rare riguardano la funzionalità muscolare o neurologica implicate nella reazione sessuale come il Diabete nelle fasi avanzate o la Sclerosi Multipla, responsabili di neuropatie periferiche, sofferenza cioè di quelle fibre nervose necessarie alla reazione sessuale.
I farmaci infine e altre sostanze possono interferire con il desiderio sessuale.
Qui se ne farà un breve accenno, riservandone a parte un capitolo dedicato.
Alcune donne, poche per la verità, riferiscono che la loro capacità di reagire agli stimoli sessuali diminuisce molto con l’assunzione della pillola.
Scientificamente non è stato ancora provato, ma l’ipotesi è verosimile per l’azione antiandrogena degli estrogeni e progesterone, soprattutto verso la metà del ciclo mestruale, quando cioè la secrezione di questi due ormoni da parte dell’ovaio è al massimo.
Le droghe, soprattutto gli oppiacei, possono inibire anch’esse, se assunte in grandi dosi, il desiderio sessuale.
Infine vanno ricordati alcuni stati fisici come la malattia depressiva, lo stress e l’affaticamento prolungati.
Tutti gli stimoli esogeni, da quello visivo a quello tattile, devono essere integrati in aree ben precise del nostro sistema nervoso centrale, al fine di avere la risposta sessuale.
E’ logico comprendere che qualunque “ insulto “ al cervello fungerà da classico cuneo sotto l’acceleratore del desiderio, funzionando solo il freno della inibizione.
E quanto più gli schemi di eccitamento sono variabili e sofisticati, come accade appunto nella donna, tanto più si blocca il meccanismo della risposta, diversamente dall’uomo che generalmente si eccita con più facilità.
Di questa differenza si è già detto a proposito delle zone erogene nei due sessi.
Tra le cause psicologiche di frigidità, soprattutto nella donna, vi sono i profondi conflitti riguardo al sesso, che spesso sono datati fin dall’infanzia e che generano di fronte al rapporto sessuale un’ansia incontrollata.
E’ quell’ansia di cui si serve il cervello come uno scudo contro la paura del ricordo, del vissuto, dell’ignoto, dell’abbandono al desiderio.
Una cattiva qualità della relazione con il partner, come si è già detto, assume un ruolo fondamentale nella genesi della frigidità nella donna, al contrario di quella dell’uomo.
La donna necessita di una buona immagine mentale del proprio partner per poterne provare desiderio sessuale.
Se ne ha fisicamente paura, se lo giudica inferiore non lo desidererà mai.
Una coppia, lei di 38 e lui di 42 anni ,sposata da venti con due figli di 18, la femmina, e 13 anni , il maschio, chiede consulto su richiesta di lei per convincere il marito di smetterla di abusarne sessualmente quando dorme.
Si sente continuamente violentata e non sopporta più questa situazione che si protrae fin dal matrimonio.
Racconta di aver sposato il marito per la disperazione di vivere nella sua famiglia numerosa, dove il padre era l’unico padrone e dispotico, negava le più banali libertà e dove la madre soccombeva, tacendo e acconsentendo a mortificazioni, offese, limitazioni e minacce continue.
Non ha mai amato il marito, che viceversa la ha sposata per amore, consentendole di vivere finalmente una propria vita.
Il suo vissuto dell’infanzia e dell’adolescenza non le ha mai permesso di accendere nessun desiderio sessuale, per cui è sempre stata frigida.
Ciò non le ha però impedito all’inizio di acconsentire ai desideri sessuali del marito, concedendosi fin da sempre di malavoglia, fino ad arrivare alle due gravidanze.
Dopo la seconda ha iniziato a ribellarsi e il sentimento di gratitudine verso il marito, che le aveva permesso di scappare dalla sua famiglia, si è mutato in rabbia, repulsione e vendetta verso quell’uomo che ha voluto continuare a pretendere i rapporti sessuali, abusando spesso di lei mentre dorme, costringendola persino con violenza a causa dei suoi tentativi di sottrarsi.
Lo accusa di mancanza assoluta di rispetto, così tanta da spingerlo persino a masturbarsi davanti a lei, quando poche volte riesce a non farsi toccare.
Lui si difende, rispondendo che, avendo una moglie che ama, non vuole sfogare i suoi istinti sessuali con prostitute e non gli sembra giusto che lei si rifiuti.