La rapidità con cui molti uomini raggiungono l’orgasmo definisce la precocità dell’eiaculazione, vero dramma di molte coppie che arriva a condizionare persino il rapporto interpersonale.
Non è possibile dare una giusta definizione di questo disturbo, vero tormento della vita di relazione, anche quando i sentimenti di comprensione, stima, rispetto e legame affettivo sono radicati nella coppia.
E’ un disturbo relativo e dipende dalle aspettative del partner, dai suoi tempi di reazione all’orgasmo, dalla intensità dei preliminari e da quella di stimolazione delle zone erogene.
I suoi tempi non sono quindi codificati, per cui è errato definire eiaculatore precoce l’uomo che raggiunge l’orgasmo in meno di dieci minuti.
In ultima analisi è sempre l’ansia a scatenare il riflesso, con la liberazione dei suoi meccanismi di controllo a livello cerebrale.
E’ l’ansia della prestazione per una partner esigente, per il timore di non riuscire e di perdere l’erezione valida e utile alla penetrazione.
Le cause sono per la gran parte psicologiche e più raramente fisiche.
Indagini svolte negli U.S.A. negli anni novanta hanno messo in evidenza che 40 uomini su 100 soffrono di eiaculazione precoce.
Di questi circa quindici ne soffrono per problemi organici, mentre circa il 60% per cause psicologiche.
Probabilmente la percentuale di eiaculatori precoci è molto più alta, per cui oggi non siamo più in grado di affermare dove è la normalità nell’eiaculazione, soprattutto se si fa riferimento al controllo volontario del riflesso eiaculatorio, che, se messo in atto, per molti uomini diventa più un lavoro mentale che godimento del rapporto sessuale.
Le cause fisiche sono legate a stati infiammatori della prostata, come si osserva nelle eiaculazioni precoci secondarie, conseguenti cioè ad una alterazione delle vie sensitive nervose, infiammate per una prostatite o per perdita delle trasmissioni elettriche dei nervi che attraversano zone degenerate del midollo spinale come si osserva per esempio nella Sclerosi Multipla.
Le cause psicologiche partono tutte da conflitti sessuali inconsci nei confronti della donna.
Quell’ansia scatenante il disturbo è solo il “sintomo” di un disagio innato e profondo che emerge di fronte ad una partner nel momento cruciale del rapporto sessuale.
Il timore del confronto, quindi le aspettative di entrambi i partners, traumi sofferti nella prima infanzia, l’ostilità verso le donne, le prime esperienze sessuali traumatiche, la paura del rifiuto, la preoccupazione della reazione della partner sono i classici esempi di cause psicologiche della eiaculazione precoce.
Nei casi più gravi questa può avvenire addirittura prima della penetrazione, configurandosi così come eiaculazione ante portam per l’improvvisa comparsa dell’assillo della vagina.