Fra i 50 e 60 anni alcuni uomini presentano disturbi simili a quelli della menopausa e ciò ha fatto pensare che anche nell’uomo si presenterebbe una alterazione della secrezione ormonale, causa di una sintomatologia analoga.
Mentre nella donna la Menopausa inizia con l’esaurimento degli ovociti, nel maschio l’involuzione testicolare è molto più lenta e graduale.
Il termine generico di ANDROPAUSA non è esatto per definire il “Climaterio Maschile” che è caratterizzato, a partire dalla quinta decade di vita, da irritabilità, depressione, riduzione della memoria, scarsa concentrazione, facile affaticamento, insonnia, vampate di calore, sudorazione periodica e perdita del vigore sessuale.
A parte alcuni sintomi non esiste nessuna correlazione con la Menopausa, che nella donna inizia in pratica con l’arresto della fertilità, cosa che invece non accade nell’uomo, se non una diminuzione della secrezione degli ormoni Androgeni come il Testosterone, anche se ciò non avviene in tutti gli uomini.
Gli ormoni androgeni sono indispensabili soprattutto per i processi riproduttivi, per la differenziazione degli organi sessuali, lo sviluppo puberale, la spermatogenesi. Essi funzionano da anabolizzanti sui muscoli ed hanno effetti su tutti gli organi del corpo.
Per il 95% sono prodotti dai testicoli e per il restante 5% dal surrene o dall’ovaio nella donna.
La quantità che cala nell’uomo è quella secreta dai testicoli.
Molti sono i sintomi e i disturbi che si possono osservare nel periodo dell’”Andropausa”.
Il primo a comparire è in genere una diminuzione del desiderio sessuale, accompagnato da una riduzione dell’attività sessuale ed episodi di perdite di erezioni.
Possono comparire inoltre insonnia, irritabilità, ipersudorazione, diminuzione della quantità di eiaculato, depressione nervosa, perdita della memoria, etc.
La varietà dei disturbi fa intuire come gli androgeni sono indispensabili non solo alla funzione sessuale ma al funzionamento di quasi tutti gli organi ed apparati dell’organismo.
Il calo della secrezione di questi ormoni da una certa età in poi danno ragione al loro importante ruolo nell’invecchiamento, ma non sono certamente solo essi a contribuirvi e questo spiega perché non basterebbe una cura con testosterone per arrestare l’invecchiamento.