I termini usati per definire l’incapacità di ottenere e mantenere una adeguata erezione per portare a termine un rapporto sessuale soddisfacente sono stati nei tempi passati i più vari e diversi:
impotenza, difficoltà erettile, disfunzione erettile, insufficienza erettile sono stati sostituiti con il più giusto termine di disturbo erettile.
Uno studio recente negli Stati Uniti ha calcolato che in quel paese ogni anno circa 600.000 uomini vengono colpiti da questo problema.
In Italia un recente studio su 2000 uomini di età superiore ai 18 anni ha calcolato che il 12,8% ha difficoltà a ottenere e mantenere una erezione.
Ovviamente più l’età si innalza e maggiore è la percentuale osservata: dai 18 ai 39 anni è del 4%,
40 ai 59 anni è del 20,5%
60 ai 79 anni è del 75,1% .
Le cause
Prima dell’utilizzo delle numerose tecniche diagnostiche si dava la maggior importanza alle cause “ psicologiche “, derivanti sia dalla relazione di coppia che da problemi e conflitti intimi e profondi.
Oggi le cause psichiche sono ritenute determinanti nei disturbi dell’erezione nel 20-30% dei casi e vanno da un alterato rapporto di coppia, all’ansia della prestazione, a malattie depressive e/o psichiatriche.
Per il 70-80% dei casi i disturbi dell’erezione o Disturbo Erettile ( D.E. ) trovano causa in malattie organiche :
Endocrine ( 2-3%),
Vascolari (50-60%)
Neurologiche(10-20%)
Sistemiche gravi, come l’insufficienza renale, lo scompenso cardiaco, epatiche, M. di La Peyronie ( detta anche induratio penis plastica ) e i FARMACI.
Un aspetto importante del D.E. da cause fisiche ( organiche ) è la comparsa di una reazione psicologica che si somma, spesso complicando il quadro del disturbo.